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Parole & pensieri dell'Autore
Testo che accompagna l'opera
d'arte: Icona di San Giuseppe e la Madonna
L’Opera è ispirata alla "Concezione di Sant'Anna". Scuola di Novgorod.
Secolo XV. Aggiungendo nuovi elementi, l’artista ha modificato l’icona
originaria per parlare all’uomo moderno di problematiche attuali usando
allegorie e simboli antichi. L’Artista parla del bisogno di tolleranza
tra culture e religioni diverse, argomenti tornati alla ribalta nella
nostra epoca e rimanda - attraverso l’icona - la mente al passato
e precisamente all’anno 1088, quando Papa Urbano II, venne in Sicilia
per incontrare Ruggero il Normanno, che assediava gli sconfitti eserciti
arabi asserragliati a Bufera, e celebrò la messa in due chiese (in
quella di S.Maria a Randazzo e nell’altra al lago Gurrida a Troina)
che esistevano nell’isola siciliana, nonostante tre secoli di dominazione
musulmana. La storia da prova che anche se la Sicilia e la Spagna
furono occupate dai musulmani per secoli a sopravvivere fu la fede
cristiana, perché fu proprio la tolleranza dei musulmani di allora
nei confronti dei cristiani che rese possibile la convivenza tra due
civiltà diverse. Un cronista di Messina in Sicilia, l’abate Francesco
Maurolico, tramanda che in quella città occupata dagli arabi, Musulmani
e Cristiani partecipavano insieme alle cerimonie pubbliche: i primi
si presentavano alla folla con stendardi decorati con una torre nera
in un campo verde, ugualmente i Cattolici, che partecipavano alle
funzioni con un vessillo nel quale era incisa una croce d’oro in un
campo rosso. Non esisteva nessuna rivalità religiosa, ne si cercava
la superiorità dell’una sull’altra, ma le due fedi, nonostante le
differenze convivevano pacificamente, quindi, oggi nella nostra epoca
ci si domanda, da dove nasce, quali sono le radici, i concetti, gli
archetipi di questa ondata di intolleranza del fondamentalismo islamico
nei confronti di noi cristiani.
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