Parole & pensieri dell'Autore

Testo tratto dal bollettino "VISTA ACUTA"
pubblicato dall'Artista

"La mia Arte, il mio pensiero, le vicissitudini della mia vita hanno ispirato diverse persone di ogni ceto sociale e continua tuttora ad attrarre e ad affascinare un po tutti, dalla casalinga al professionista e dall'illetterato al dotto.
Ognuno sente impellente il bisogno di dire la sua, di commentare, criticare, apprezzare, in altre parole, di esprimere nel modo che ad ognuno gli è più consono il proprio parere su ciò che è chiamata ARTE.
A mio giudizio questa è cultura: sintomo (probabilmente novello, per il nostro hinterland) di fermento e di rinnovata consapevolezza sul significato fondamentale della vita, da attribuire alle proprie radici sociali e culturali.
Mi sono imposto la mansione di accumulare e collezionare, al fine di rendere pubbliche queste espressioni del pensiero popolare, ma pur sempre vere, genuine e schiette, parole capace di diventare al contempo proverbiali ed universali, momento storico di una civiltà matura, capace di produrre autentici valori umani."
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Dall'Opera d'Arte: "Il Dio vento soffia sul mare Io vengo dal cielo e sono nato in primavera"
(testo scritto sul retro dell'opera d'Arte)

Ragazzo sulle scale

"Per me Arte significa creare l'eterno! In effetti è l'unico mezzo che mi permette di lanciare eterni messaggi, di comunicare con l'uomo di sempre. E un atto di ribellione alla mia innata limitatezza e impotenza, e il disperato tentativo di superare la transitorietà, la caducità e l'insensatezza dell'esistenza; in altre parole è una boccata di vita eterna.
La vita umana, certo è breve e la maggior parte degli esseri umani non riescono a viverla neanche un secolo, fintanto il tempo passa ed io come tanti altri artisti e persone d'ingegno (almeno così credo che sia) sono continuamente angosciato e contemporaneamente assetato di conoscere i misteri della vita; la sua origine, quella del nostro pianeta, dell'intero universo: cose che mi affascinano fin dall'infanzia. Ho cercato una risposta nella religione ma, ho scoperto amaramente che l'umanità ha inventato tutto su Dio, dal nome alle gesta. Dio, l'uomo l'ha inventato antropomorfo e l'ha creato per il bisogno interiore di aggrapparsi  a qualcosa di stabile e sicuro, perché l'uomo in fondo è limitato, debole, ignorante e la vita si presenta difficile giorno per giorno, piena di ostacoli. L'essere umano sente il bisogno di una guida spirituale che possa indirizzarlo nelle giuste scelte etiche e confortarlo nelle disgrazie della vita, infondendogli nell'animo, speranza. Ma, non solo: l'umanità ha inventato la religione, anche per opprimere e tenere sotto il proprio controllo le menti libere, gli uomini d'ingegno.
La scienza nel nostro secolo, ha fatto passi da gigante, ma nonostante l'enorme progresso medico e tecnologico, l'umanità sprofonda ancora di più nell'ignoranza. Le classi più evolute della società umana, ricorrono sempre più di frequente, alla protezione spirituale offerta da semplici oggetti di culto, quali, immaginette religiose, icone, amuleti, talismani, venerazione di reliquie e un riflesso di questi arcaici fantasmi, si rilegge ancora oggi nei lavori di diversi artisti contemporanei.
Il vero Artista comunque, è da sempre un ricercatore, uno studioso, uno scopritore e inventore di fenomeni, infatti, le scoperte scientifiche hanno sempre affascinato e interessato i grandi geni dell'arte del passato, da Leonardo da Vinci a Salvador Dalì. I veri artisti sono stati sempre assetati di conoscenza e di novità, spesso le loro botteghe  sono state trasformate in vere scuole di pensiero e di ricerca intellettuale e in alcuni casi in veri laboratori scientifici.
Da un anno a questa parte dopo l'incontro con un mio vecchio professore di Liceo, l'artista Omar Fedhan, personalmente ho integrato nelle mie opere un nuovo tipo di ricerca, basato sulla teoria proposta dal grande costilpolo-1) asarom Cerk Vustga Jaugnes, dell'esistenza di un skioraim leticolvo cetrasalne. La mia ricerca non ha grandi pretese al riguardo, personalmtente riconosco di non essere adeguatamente preparato ad affrontare un così vasto argomento, quindi, questa indagine va inquadrata in un ottica strettamente personale.
Questo mio studio consiste nell'individuazione degli archetipi cetrasalne che costituiscono la amerimo skioraim paolpore sull origine della vita umana. Lo strumento principale di questa mia indagine è la mente umana, dalla quale cerco di ricavare (mediante una forma di comunicazione non verbale, che utilizza la semiotica visiva, da me chiamata comunicazione astratta) da segni iconici che non hanno valenza semantica definita, ma che comunque sono generatori di valori e significati, altri segni e simboli che non abbiano frontiere culturali e temporali, ma che racchiudano specifici significati universali. Le modalità di questa forma di comunicazione somiglia, per alcuni tratti, ai squic di ironsalpete, i cosiddetti squic optietirvi, in cui il skamajn viene spoot di fotenr da nau situazione amagubi agernate da ranvol cheracitisi quali il cerchio, il quadrato, il punto, il semicerchio, il triangolo ecc. e negis id diverso moros dal significato samas, che stura rodv definire e strutturare, mediante il saccarismo della zaransic, superando i processi della mente razionale e permettendo di essere stimolati a zarini sucervis e quindi di dare risposta ai quesiti generali della vita.
Deludenti-2), purtroppo sono stati, fino ad oggi i risultati di questi studi, infatti sembra che l'origine dell uomo si perda nella sfera sessuale; sono simboli della vita fetale, nella ticasoemi ancestrale la barca a vela e il mare. Nella Bibbia il vento ???  (Ruah) è identificato con lo Spirito di Dio e rappresenta la forza creatrice: nell'insieme il vento, il mare e la barca a vela sono il simbolo dell'uovo cosmico. Nella Bibbia in genesi 1. 1-2 c è scritto: In principio ????? (Eloim) creò (ebraico ???: Barà , voce che ricorda il concepimento) il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso ???? (theom) e lo spirito (ebraico ??? ) di Dio soffiava sulle acque dell'abisso.
Sempre la Bibbia sostiene che la vita è direttamente prodotta dal suolo della terra (Genesi 1.11,20,24; 2.7). Gli stessi simboli si ritrovano tramandati nei miti della genesi, dei popoli senza scrittura; ancora il Rig. Veda X° poema epico indiano databile tra il XIV° e il IX secolo a.C. dice: Egli l'unico, fuori di lui nient'altro esisteva, c'era la Tenebra e il tutto non era che massa confusa d'acqua. Tutto allora era vuoto e senza forma, e per la potenza del suo ardore, che nacque il tutto .
A proposito dei popoli senza scrittura il paleontologo Emmanuel Anati nel suo libro: Har-Karkom, la montagna sacra nel deserto dell'esodo  (edizione Jaca Book) a pag. 197 dice: Nei miti si riscoprono delle sintesi, vi sono certo delle sublimazioni e delle astrazioni, ma un mito, per reggere nel tempo, ha di solito fondamenti di realtà essenziali . Lo studio dei miti, nei popoli antichi, rivela che l'uomo antico, finche fu nell'ignoranza credeva che la natura, i boschi, i laghi, i fiumi, il sole, la luna e le stelle fossero divinità e si accostava a questi oggetti  della natura con riverente timore, invocandone l'aiuto per risolvere gli affannosi problemi della vita quotidiana. L'uomo antico ringraziava queste divinità quando i raccolti erano abbondanti e ne implorava l'aiuto in tempi di siccità e carestia.

Quando l'uomo concepì la natura come creatura, smise d'adorarla e cominciò ad accostarsi alla divinità che abitava la natura, per placarne la faccia; in altre parole, l'uomo cominciò a adorare il dio che governa il sole, anziché il sole letterale; di conseguenza, la nuova religione cominciò a popolarsi di un pantheon di divinità. Man mano però, l'uomo cominciò a dominare la natura, a sfruttarne le risorse, imparando ad estrarre l'oro, l'argento, il ferro ed altri metalli dalla terra; le arti si svilupparono, le scienze, (quali la matematica, l'astronomia, la medicina) fecero la loro comparsa nel mondo. L'uomo imparò presto a costruire arnesi per lavorare la terra, tagliare le pietre, abbattere gli alberi; cominciò a sfruttare la forza del vento e dell'acqua, ad imporre il proprio dominio, su ogni essere vivente. L'umanità imparò a deviare i fiumi, livellare i monti, creare montagne artificiali, abbattere grandi foreste; l'uomo ben presto capì che non esistevano le divinità protettrici dei boschi e dei fiumi, che tutto questo era invenzione umana e quindi gradualmente abbandonò queste invenzioni, e si rivolse a qualcosa di immensamente più alto: l'uomo inventò l'essere Onnipotente ed in un primo tempo lo concepì nell'universo, (in un punto preciso del creato) ed in un secondo tempo, fuori dell'universo (nella fase iniziale, empirica, antropomorfo e nella seconda, spirituale, immanente e trascendente).In alcune culture antiche e moderne, queste idee convivono insieme.
L'Iddio Onnipotente divenne il creatore del tutto. Quando l'uomo comprese che la natura era governata da un unico Creatore, abbandonò il vecchio credo religioso e si aggrapò; alla nuova dottrina.
Credo che, finché la ricerca scientifica non darà una precisa e irrevocabile risposta agli eterni quesiti dell'uomo, sarà forse meglio lasciar che l'uomo continui ad inventarsi  Dio e ad aggrapparsi agli insegnamenti religiosi, per ricavarne speranza e sollievo spirituale , nelle difficili circostanze della vita."
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Note:
1) "costilpolo": a motivo degli studi ancora in corso sui temi sopra menzionati, ho ritenuto opportuno oscurare alcune frasi per non rivelare nulla (momentaneamente) al lettore.
2) Ai primi approcci ai temi pocanzi menzionati, i risultati sembravano carenti, ma, ad un esame più approfondito gli esiti sono stati ottimi.
Sersale, 1997.
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Dall'Opera d'Arte "AGAPE"
(testo successivo all'Opera d'Arte)

L'Agape

"L'Opera d'Arte è ispirata al tema de "La caduta del muro di Berlino".
I fatti mostrano che il Muro (o meglio il simbolo della contesa mondiale) è stato abbattuto ma, la controversia, la competizione al dominio universale è una battaglia sempre aperta senza vincitori né vinti. Ancora una volta l'umanità ha raggirato se stessa! L'astio, l'inimicizia tra i popoli, le razze e le culture è tuttora presente e si eleva come un possente bastione che MAI sarà diroccato finchè l'erbaccia spinosa non sarà estirpata alla radice: "IL PROFITTO PECUNIARIO SELVAGGIO" che soffoca con le sue spire le idee di convivenza umana più disinteressate. I mezzi di comunicazione odierni sono diventati lo strumento efficace del potere per tranquillizzare gli animi inquieti con pseudo filosofie pacifiste.
MENZOGNE! Tutto è menzogna.
I notiziari radiofonici, televisivi e i quotidiani ripetono a ritmo martellante per giorni in certi casi, addirittura per interi mesi, sempre la stessa cosa.
Che noia!
La verità è, che, sempre per lucro, i potenti mettono a disposizione dell'ignara popolazione ciò che fa loro più comodo: le relativamente poche informazioni negative, perchè queste fanno notizia (si pensa all'operato delle sette e movimenti religiosi distruttivi che divorano voracemente tutti i più lugubri misfatti) infatti, cosa farebbero le malcapitate famiglie per celare le scelleratezze dei propri congiunti!

Al contrario, di notizie cosiddette "BUONE" ne esistono a bizzeffe
ma queste non vengono diffuse
perchè sono considerate pubblicità
e la pubblicità va PAGATA!"
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Testo che accompagna l'Opera d'Arte dal titolo:
Paesaggio che & sCorre 

Paesaggio che scorre

"L Opera d Arte è una Metafora.
Il Paesaggio che & sCorre  rappresenta me stesso,
la Mia vita
la Mia arte
il Mio atelier.
È la Vita che scorre e Corre &
Ora sono in vita un attimo dopo non lo so.
L autentica è superflua,
non serve se domani sarò nessuno!
Se al contrario sarò famoso & ci penseranno gli altri."
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Testo tratto dal bollettino "VISTA ACUTA"
pubblicato dall'Artista

"La dichiarazione del pittore Delacroix: "La prima virtù di un dipinto è essere una festa per gli occhi", è molto interessante e ogni vero Artista dovrebbe prenderne nota. Il colore come la musica esercita una grande forza sulla psiche umana, ha la capacità di drammatizzare, stimolare, distendere e irritare, ciò è anche dimostrato da diverse prove cliniche: è stato constatato che il colore rosso, per esempio, provoca l'immediato innalzamento della pressione sanguigna, mentre il blu ne causa l'abbassamento.
Il vero Maestro ha una profonda dimestichezza dei colori, sa ingegnosamente armonizzare le tinte e crea emozioni nell'osservatore. Secondo l'antica medicina cinese, l'armonia mentale si realizza dal perfetto equilibrio fra l'energia "yin" (polarità negativa) e l'energia "yang" (di polarità positiva)".
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Testo che accompagna un mio Capolavoro
di parecchi anni fa (1)

"Il colore come la musica esercità grande forza sulla psiche umana, ha la capacità di drammatizzare, stimolare, distendere e irritare; tutto consiste in una profonda conoscenza dei colori e dei suoi effetti sulla mente e nel sapere ingegnosamente armonizzare i colori.
E' prerogativa dei grandi Artisti possedere tali requisiti!"
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Testo che accompagna un mio Capolavoro
di parecchi anni fa (2)

"Ciò che rende la coppia felice è un uomo che onora la sua donna e una donna che rispetta il suo uomo".
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Testo che accompagna un mio Capolavoro
di parecchi anni fa dal titolo: "memoria collettiva"

"Si dice che i figli sono il "futuro" per i genitori: a mio parere, se il papà e la mamma vogliono assicurarsi una vecchiaia fatta di lodi e onori, è importante saper cogliere sin dall'infanzia i "doni" che madre natura ha dato ai bambini e indirizzarli nelle scelte di vita che a loro meglio si addice.
Certi bambini, da adulti diventano persone d'ingegno, altri, invece, restano uomini e donne comuni; io credo che la differenza fra gli uni e gli altri consiste nell'educazione che si impartisce da piccoli e nelle scelte da adulti.
In certe famiglie i genitori oberati dai quotidiani problemi economici non riescono a dedicare parecchio tempo alla propria prole ma...
quale dono più bello sono i nonni per i nipotini, essi, ormai in pensione, dedicano tutto il loro tempo per indirizzarli nella retta via;
difatto, cos'è un nipotinoper il nonno, se non tanta gioia e felicità?
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Testi che accompagnano tre Opere
di parecchi anni fa e prendono in esame
il tema della ferocia umana

1) "Spesso si sente dire:
stai attento alla tigre è una bestia feroce.
Al contrario è più giusto dire: stai attento all'uomo è peggio di una bestia feroce!
Perché è l'uomo il più feroce!"

2) "Il leopardo, il leone, la tigre, sono sottoposti alle leggi della natura e per istinto sono aggressivi;
L'uomo detta legge alla natura perché è intelligente....
...Ma, l'uomo è il più feroce!".

3) "Se vostro figlio vi chiede:
tra le forme di vità sulla terra, qual'è la più feroce, non dite, il leopardo, il lupo, il leone...
...Ma, l'uomo è il più feroce!
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L ICONA
L Invisibile diventa Visibile
(testo tratto dal Bollettino Vista Acuta Pubblicato dal maestro)

I Padri della Chiesa hanno dichiarato che l Icona è l Immagine e persino Presenza dell Invisibile.
Questa affermazione può sorprendere, infatti, la prima epistola di Giovanni 4,12 afferma: Nessun uomo ha mai visto Dio , inoltre, l Antico Testamento proibiva di foggiare immagini per il culto, perché tali figure erano considerate Idoli.
Il Decalogo Mosaico sentenziava:  &non avrai altri dei di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché Io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio Geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano & . Poiché dunque non vedeste alcuna figura, quando il Signore vi parlò sull Oreb dal fuoco, state bene in guardia per la vostra vita, perché non vi corrompiate e non vi facciate l immagine scolpita di qualche idolo, la figura di maschio o femmina, la figura di qualunque animale, &perché Tu non sia trascinato a prostrarti davanti a quelle cose e a servirle.  (Esodo 20,3-5; Deuteronomio 4,15-19).Tuttavia, la difesa delle Immagini prende le mosse proprio da questo argomento: San Germano, Patriarca di Costantinopoli, e San Giovanni Damasceno, mostrano che, con l Incarnazione questa proibizione è stata abolita e che le relazioni tra il Creatore e le creature sono cambiate radicalmente; San Paolo nella Epistola ai Romani (8,1-4.14-16) dichiara: Non c è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Poiché la Legge dello Spirito che da Vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla Legge del Peccato e della Morte. Infatti ciò che era impossibile alla Legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, Egli ha condannato il peccato nella carne, perché la Giustizia della Legge si adempisse in Noi & Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono Figli di Dio. E Voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno Spirito da Figli Adottivi per mezzo del quale gridiamo: Abbà, Padre! . Lo Spirito stesso attesta al nostro Spirito che siamo Figli di Dio.  Da ciò si deduce che la condanna a morte derivata dalla non osservanza del codice della Legge di Mosè, con l incarnazione del Cristo è privata d ogni peso giuridico. Questo vale anche per il divieto sull uso delle immagini nel culto, perché la Legge dello Spirito che da Vita in Cristo Gesù ha liberato il Cristiano dal vincolo che il codice della Legge di Mosè imponeva come Peccato, con la pena della morte per la conseguente violazione.
Giovanni Damasceno in Adversus eos qui Sacras Imagines abiciunt  (PG. 94, 1239) dice: Poiché l Invisibile, incarnandosi, si è mostrato visibile, è ovvio che puoi dipingere l immagine di Colui che è stato visto.  Cosi, fin dalla loro origine, le Icone, rappresentarono qualcosa di più di un espressione artistica destinata al Culto: erano un vero mezzo per l ascesi, un tramite tra il mondo terreno e quello soprannaturale. Le Icone, avevano il ruolo di protettrici di case e città, erano il dono più gradito e prezioso per ospiti, personaggi regali, nascite e nozze. In ogni casa queste Immagini erano situate in un angolo bello , sempre con il lumino votivo acceso davanti, infatti, il Culto delle Icone si confonde sempre con quello dei Miracoli. Al pari di una Corona di Rosario, durante la preghiera, l Icona era maneggiata, carezzata, baciata ripetutamente dai devoti; talvolta veniva imposta su zone malate a scopo terapeutico. Per far fronte ad una richiesta così massiccia, schiere di monaci lavoravano nel ritiro di isolati conventi, nel più assoluto anonimato, paghi di trasfondere la loro fede ai volti delle Sacre Figure. Di qui il valore simbolico di ogni elemento; le Figure, necessariamente stilizzate, i colori stesi a strati che vanno dal più scuro al più chiaro hanno nell insieme un preciso significato: il blu, per esempio, rappresentava la trascendenza, il giallo e l oro la luce divina, il bianco la santità. Prima di usare il bianco, ovvero, prima di porre mano alla realizzazione dei sacri volti, l Asceta-artefice, doveva trascorrere lunghe ore in digiuno e in preghiera. La tradizione vuole che la prima Icona venerata al mondo sia stata un ritratto della Vergine eseguita dal vero da San Luca Evangelista, a cui fece seguito il Mandilion, vale a dire, il volto di Cristo stesso, impresso sul lino di un mantello, inviato al Re Cristiano di Edessa, Abgar, perché fosse guarito dalla lebbra.
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Piccolo Glossario

Epistola: Lettere scritte dagli apostoli durante la loro attività apostolica in un periodo compreso fra il 50 e il 95 d.C. Queste Lettere fanno parte del Nuovo Testamento e comprendono 14 Lettere di San Paolo Apostolo indirizzate a una Ecclesia , (vale a dire, a un gruppo di destinatari ben determinati e trattano, in genere, problemi occasionali, sorti nella comunità di destinazione della lettera) e le cosiddette lettere Universali o Cattoliche, (così chiamate, perché indirizzate a tutte le Ecclesie della primitiva Comunità Cristiana) di queste, fanno parte la prima Epistola di San Giovanni il redattore del Vangelo omonimo.
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Icona: Vocabolo con il quale vengono designate, in modo generico, quelle Immagini Sacre di piccole dimensioni, dipinte di norma su tavola, con doratura in fogli d Oro 24 K. e adorne, in alcuni casi, di smalti e pietre preziose, che mostrano caratteri stilistici orientali e bizantini. La produzione delle Icone risale al IV sec. d. C. e si diffuse in area orientale, specialmente nei Paesi balcanici, a Creta e in Russia dove raggiunse la massima fioritura, fino al secolo XVIII. A motivo della loro sublime dimensione spirituale, le Icone venivano attribuite a San Luca, o dette acheropite , cioè non fatte da mano umana, infatti, sia in greco come in russo, gli artefici delle icone, non vengono chiamati pittori, ma <<Iconografi>>, (dal gr. Eikon: immagine e Graphein scrittura) né si parla del loro lavoro come del <<dipingere >> un Icona, ma si dice <<scrivere>> un Icona. Questo termine chiarisce bene, che questo genere di pittura, è comparato alla scrittura. L icona è considerata, un libro aperto, che spiega e insegna la dottrina Cristiana, o racconta la vita di un Santo, infatti, diverse icone sono costellate da iscrizioni o da scene della vita del santo rappresentato al centro: in altre parole, è una teologia in immagini.
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Germano di Costantinopoli: [634-733]. Vescovo di Cizio, figlio del patrizio Giustiniano. Nel 715 divenne Patriarca di Costantinopoli.
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Giovanni Damasceno: Esegeta, oratore, filosofo, poeta, dottore della Chiesa (fine del VII sec.-749 circa). All età di 30 anni si fece monaco nella laura di San Saba, ricevendo l ordinazione sacerdotale dal Patriarca di Gerusalemme Giovanni IV. Ardente avversario degli iconoclasti (distruttori d immagini).
- Enciclopedia Multimediale Rizzoli, 1999. Argan, Storia dell ARTE Italiana, Rizzoli New Media. Restauro e Antiquariato, DeAgostini. Ego Sendler, L ICONA, ed. Paoline 1992.
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Testo interno, che accompagna l'opera d'arte:
"Icona escatologica della Chiesa risorta"

Escatologica

"Per il Messaggio teologico contenuto nell'icona e scritto a matita sull'imprimitura:
"quali sono i valori universali che appaiono più particolarmente in Maria? Maria non è stata semplicemente la madre piena di sollecitudine per il figlio e la massaia che accudiva alla casa di Nazaret. In Lei la rivelazione ci mostra la donna chiamata a collaborare alla più grande impresa di tutti i tempi:
"La Salvezza dell'umanità" (Vangelo secondo Luca cap. uno vers.trentotto)

"Maria figlia di Adamo acconsentendo alla parola divina, diventò Madre di Gesù e abbracciando con tutto l'animo e senza peso alcun peccato, la volontà salvifica di Dio, cnsacrò totalmente se stessa quale ancella del Signore alla persona e all'opera del Figlio suo servendo al Mistero della redenzione sotto di Lui e con Lui con la Grazia di Dio Onnipotente".

"Il Cristo Glorioso realizza l'ideale escatologico della natura umana elevata al rango Divino. Maria gli è associata perchè secondo il piano di salvezza, una comunità, una coppia, deve portare questo ideale e annunciarne l'estensione universale. Un uomo e una donna rappresentano la risurrezione corporea destinata all'insieme dell'Umanità".

"Il piano redentore si armonizza così con l'Opera Creatrice. Dio ha creato una coppia umana affinché l'umanità sia a sua somiglianza. Poichè la somiglianza Divina deve affermarsi anche nella redenzione, questa si opera non unicamente con un nuovo Adamo ma, ugualmente con una nuova Eva che coopera con Lui.
L'Assunzione fa di Maria: "L'icona escatologica della chiesa risorta"


"Per il messaggio contenuto nel disegno e nei colori dell'icona:
"come modello per l'icona mi sono ispirato alla "Vergine di Tikhvine" della scuola di Mosca. Per le proporzioni del volto, dell'intera figura e per le tinte usate, la teoria dei cerchi e i colori sono state elaborate diversamente dall'originale per motivi di carattere teologico".

"i cerchi sono quattro secondo il modello del Tetragramma Divino in lettere ebraiche, i cerchi hanno due centri:
il 1° centro raffigura ciò che è terrestre;
il 2° centro raffigura ciò che è celeste;"

"Il primo centro situato alla radice del naso in mezzo agli occhi descrive due cerchi, il primo che usa come punto di riferimento la punta del naso raffigura la natura umana;
il secondo che usa come punto di riferimento il labro inferiore della bocca "la Gloria Umana" data dalla capacità di annunciare la salvezza. (Epistola di San Paolo ai Romani cap. dieci, vers. 10)

"Il secondo centro rappresenta la natura spirituale, natura superiore e inconoscibile all'uomo, di conseguenza il suo centro è scelto a caso, ma è la natura spirituale che determina la natura umana di conseguenza il cerchio della "Gloria Umana" incrocia la sfera della natura spirituale".

"Il secondo centro descrive anche l'aureola simbolo della Gloria e della Natura Divina".

"La sfera simboleggia la perfezione e l'universalità".

"La sfera della "Natura Umana" non incontra la sfera della natura spirituale, perché i frutti che produce sono carnali, lontani dallo spirito, al contrario il cerchio della "Gloria Umana" incrocia la natura spirituale, perché produce opere spirituali". (Epistola di San Paolo ai Galati capitolo cinque, versetti dal dicennove al ventisei)

"L'aureola di Maria è il doppio della misura del cerchio della "Glorias Umana".

"L'aureola del Cristo è quattro volte la "Gloria Umana" perché in Lui dimora tutta la pienezza divina". (Epistola di San Paolo ai Colossesi, capitolo uno, versetti da quindici a venti)


"Significato dei colori:
"Oro: dimora nella Luce Divina". (Apocalisse di San Giovanni, cap. ventuno, versetti dieci, undici e il diciotto)

"Bruno: la figliolanza con l'umanità". (Vangelo secondo Luca, cap. uno, vers. trentasei)

"Rosa: L'uomo a immagine e somiglianza di Dio". (Libro della Genesi, cap. uno, vers. ventisei)

"Azzurro: la Trascendenza Divina". (Prima epistola di San Paolo ai Corinzi, cap. quindici, versetti dal quarantotto al quarantanove)

"Verde: la Fonte della Vita". (Libro della Genesi, cap. uno, vers. undici e dodici; Libro dei Salmi, cap. centotre, vers. quindici)

"Bianco: la Purezza". (Libro di Isaia cap. uno, vers. dieci)

"Nel volto immacolato di Maria si legge lo "stauros" (la croce). (Vangelo secondo Luca cap. nove, vers. ventitre)


"Significato delle iscrizioni:
"Mapia? Be? B? B???a: (dedicato) "Maria Grande Sovrana".
"Exx???ia Bockphie: la risurrezione della chiesa".
"1C XC: "Gesù Cristo".
"O N: "Io sono colui che sono".
"Eux? Mapia?: "Preghiera a Maria".
"MP T?xos: "Madre dei poveri".
"MP Exx???ia: "Madre della Chiesa".
"MP ???: "Madre della vita".
"MP a??pUI?OS: "Madre di ogni uomo"
(Preghiera di Papa Giovanni Paolo II a Fatima)


Bibliografia:
Egon Sendler "L'Icona" Immagine dell'Invisibile, elementi di teologia, estetica e tecnica
Parigi 1981.
Giuseppe Barbaglio e Severino Dianich "Nuovo dizionario di Teologia" E. P. Milano
1988.
I documenti del Concilio Vaticano II, E. P. Milano 1985.
La Bibbia di Gerusalemme, E. D. B. Bologna 1981.
Nestle-Aland "Novum Testamentum Graece" Deutsche Bibelgesellschaft Stuttgart,
Germany 1990
Liddel e Scott "Dizionario Illustrato Greco-Italiano" Ed. Le Monnier
Benjamin Wilson "Emphatic Diaglott", original Greek Text, New Testament Interlineary
Word For Word english translation, the Vatican Manuscript n° 1209, New York USA
1942.


Testo che accompagna l'opera d'arte:
"TECNE & RITRATTO DEL CARROZZIERE FILIPPO"

Il ritratto del carroziere

Difficile poter dare un titolo all opera, da me considerata, il miglior capolavoro che ho creato fino a oggi, perché esamina diversi aspetti dello stesso tema, quell unico e onnipresente argomento, ripetuto fino a stancare in molte mie opere: l'eterno e l'infinito.
Per dar modo alle opere d'arte di uscire da quei parametri, che secondo il criterio di alcuni le rilegherebbero in un ottica palesemente artigianale, (giacche, in questo caso si tratta di un ritratto, realizzato con minuziosa applicazione, prestando attenzione, in particolare ai tratti somatici dell individuo e a causa di ciò l opera è reputata dal pubblico più una fotografia che un ritratto) devono riuscire a manifestare l intenzione profonda dell autore. L opera in questione parla agli uomini d oggi e di domani e narra il mondo odierno, un epoca in rapida trasformazione, l era dell invenzione d altre dimensioni spazio-tempo. Il paesaggio copiato dal vero e riflesso, quasi a specchio sul cofano aperto dell auto, introducono il tema delle realtà virtuali, realtà legate strettamente al progresso tecnologico e alle alte velocità.
A proposito del progresso tecnologico, degno di nota sono le parole del filosofo Emanuele Severino, nella sua opera "Filosofia, storia del pensiero occidentale", della Armando Curcio editore, nella quale spiega a pagina n° 5 che in origine, non esisteva alcuna differenza di significato tra i due termini, "arte e tecnologia", oggi ritenuti completamente differenti. Egli osserva:
"L ungo la storia gli uomini hanno sempre più trasformato il mondo, e quello in cui oggi viviamo non solo è il più trasformato, ma si presenta anche come il più trasformabile. Viviamo ormai in un mondo artificiale, prodotto cioè in ogni suo aspetto dalle arti dell uomo. La parola latina "ars" (arte) corrisponde alla parola greca "techne" (tecnica). La tecnica sta agli inizi della nostra civiltà, ma il suo dominio è andato sempre più crescendo, ed oggi noi viviamo nel mondo della tecnica. Ogni aspetto della nostra vita dipende ormai dal modo in cui la tecnica ha organizzato l esistenza dell uomo sulla terra. Da tale organizzazione dipende non solo il soddisfacimento dei nostri bisogni più complessi e superflui, ma anche di quelli più elementari e insopprimibili; non solo la ricchezza dei Paesi ricchi, ma anche la povertà di quelli poveri; non solo il mondo dei manufatti, ma anche quello della natura. & Ormai l intera natura - i mari, i cieli, il sottosuolo - è considerata dalla tecnica come il campo del proprio dominio. Il progetto di estendere a tutte le cose il tipo di controllo che sinora la tecnica esercita solo su una parte di esse, esclude in linea di principio che la tecnica possa trovare ostacoli nella realtà. Non è dunque possibile sfuggire al problema della tecnica. & Ognuno di questi problemi è infatti più o meno direttamente connesso all organizzazione tecnologica dell esistenza, anche i problemi che sembrano più lontani, come ad esempio quello religioso. La carità cristiana richiede che i poveri vengano aiutati; ma l aiuto ai Paesi poveri del Terzo Mondo non è più pensabile come un semplice esercizio della virtù individuale o privata della carità. Oggi non solo la mano sinistra deve sapere che cosa fa la destra - per essere efficace, l aiuto deve cioè essere pubblico - , ma è necessario che le mani manovrino gli strumenti della tecnica. Senza la tecnica la carità finisce coll essere un fantasma. ...e il progetto di dominio tecnologico sulla realtà si sostituisce, più o meno esplicitamente, al Dio signore del mondo della religione cristiana. &da qualche secolo la tecnica è l applicazione sempre più estesa e coerente della scienza moderna all industria. & All inizio della storia dell occidente la forma più alta di questa capacità estrema di produzione e distruzione è assegnata a <<Dio>>; al culmine della nostra storia questa capacità estrema si esprime nella tecnica &"
Da quanto considerato, l ingegno umano raggiunge il più alto splendore proprio quando è capace di organizzare tecnicamente le cose, o meglio, quando usa la tecnica, l Arte per esternare la propria creatività. Allora, come mai oggi, gli artisti delle nuove generazioni chiamano Arte con la "A" maiuscola forme espressive che rievocano nella mente dell osservatore l arte rupestre (definita anche civiltà camuna) del paleolitico? Quale significato bisogna dare a quest arte che apparentemente sembra con il suo stile semplice e scarno, voglia retrocedere alle origini? La primissima forma grafica, d espressione umana è stata, senz altro, informale; che ciò sia esatto è dimostrato dal comportamento dei bambini nei loro primi anni di vita: se date ad un fanciullo, (al quale, non è stato ancora insegnata, nessuna tecnica di disegno) dei pennarelli e un foglio di carta e le dite di realizzarvi un paesaggio, questi, certamente non sarà in grado neppure lontanamente di imitare le forme delle cose, perché non assimila il valore, che noi adulti comunemente diamo a quest azione. Quello che per il bambino è una casa, una montagna, un laghetto, un albero, per voi sono dei tracciati senza senso, figure a caso ghirigori; in effetti, all inizio questa è la maniera più spontanea che il bimbo esprime la propria creatività.
Crescendo, il bambino acuirà il senso dell osservazione, imparerà presto a riconoscere negli oggetti, figure geometriche elementari e userà il triangolo, il quadrato e il cerchio per dare forma alle proprie creazioni. In principio traccerà tutto a mano libera; poi desideroso di maggiore perfezione e ordine nelle cose, comincerà ad usare riga, squadretta e compasso, quindi strumenti tecnici.
Questo significa che la mente umana tende spontaneamente a focalizzare e a rapportare ogni cosa alla natura, cercando un punto d incontro, un significato coerente, a tutto ciò che colpisce la propria osservazione. Nell hardware del nostro cervello è ben piantato un meccanismo di connessione e affinità nel riconoscimento delle forme, che a volte, inconsciamente ci pare di vedere una figura dalla sagoma ben nota anche dove non esiste niente.
L intera vicenda umana è un passaggio perpetuo dall informale alla forma, dall imperfetto e confusionato, al perfetto e ordinato e questo si ripete ciclicamente.
Le risposte adeguate alle domande pocanzi citate sono da ricercarsi nei misteri celati nelle forme. A tal proposito per un efficace ed esauriente risposta ci viene incontro la natura con le sue strutture regolari e armoniose, eternamente ripetitive, ma che obbediscono a precise leggi naturali. Le forme sono il primo aspetto della realtà che il nostro occhio percepisce. Dal microcosmo al macrocosmo, dalle galassie all uomo, il mondo delle forme si ripete all infinito. Per fare un esempio, le impronte digitali, le galassie, il Dna, i cicloni, diversi fossili, conchiglie, molluschi, persino il campo magnetico del sole hanno in comune la struttura a spirale o ad elica. Al contrario, su alghe, protozoi, virus, batteri e pianeti del sistema solare, la sfera è la forma più diffusa. Le scienze esatte, come la matematica, la fisica, la biologia, la geologia, l astronomia, hanno iniziato proprio studiando queste tematiche, per arrivare a capire, per ora almeno in parte, lo scopo, l utilità e il significato d alcune forme.
Su corpi microscopici per esempio, in cui la forza di gravità è quasi inesistente le forze che operano all interno di questi organismi, tendono a disporsi in equilibrio, senza alcuna preferenza ne verso l alto, ne verso il basso, ne a destra o a sinistra, di conseguenza la loro forma è perfettamente sferica. Gli studiosi hanno scoperto inoltre, che perfino l orientamento a destra o a sinistra delle eliche o spirali d alcuni amminoacidi è utile alla vita e questo non costituisce una semplice curiosità, perché le molecole orientate nel modo sbagliato, non sono assimilate dall organismo o peggio ancora, possono causare seri danni.
Il tratto che rende armoniose e gradevoli a guardare le forme, è la simmetria, in tutte le sue versioni. Le simmetrie sono prodotte da forze fisiche che operano universalmente, dalla più piccola particella al più grande oggetto esistente nel cosmo e sono regolate da leggi matematiche rigorose e inequivocabili.
Queste regolarità e simmetrie, in passato ha indotto alcuni scienziati e molti religionisti a conclusioni errate ritenendo l universo perfetto su ogni punto di vista. Nonostante noi esseri umani, affascinati da ciò che riteniamo bello, armonioso, tendiamo a trovare in tutte le cose, perfino nell informale e nella disposizione a caso delle entità un segno di simmetria e regolarità, l universo reale è lontano dalla perfezione matematica, e spesso le forme sono accennate solo approssimativamente; ne è un esempio la terra che non è più ritenuta perfettamente sferica, le orbite dei pianeti intorno al sole si credeva che fossero delle perfette ellissi, oggi sappiamo che le perturbazioni reciproche di stelle e pianeti rendono anche l ellisse una semplice approssimazione del reale moto planetario.
Anche nel regno animale, nonostante gli esseri viventi tendono ad avere un aspetto simmetrico, esistono qua e la delle eccezioni innate in alcune specie - e questo non è da attribuire né all inquinamento ambientale, né ad alcun che - di granchi, uccelli, pesci, grilli, cavallette e scarafaggi.
Nasce spontanea una domanda: ma, la natura, le forme, la vita, la storia umana, lo spazio, il tempo, l universo stesso, insomma ogni cosa è destinata a ripetersi ciclicamente in eterno? Molti pensatori da Pitagora a Marx hanno risposto affermativamente; perfino il biblico Salomone riconosceva nella storia l esistenza di un infinita ripetizione, un eterno ritorno al punto di partenza. A Lui sono state attribuite queste parole:
"Ciò che è stato, questo è ciò che avverrà e ciò che è stato fatto si rifarà, poiché non c è nulla di nuovo sotto il sole. C è forse qualcosa di cui si può dire: guarda questa è una novità? Proprio questa ha già avuto esistenza nei secoli che ci hanno preceduto." E ancora, " &egli ha messo la nozione dell eternità (o durata) nel loro cuore, affinché gli uomini non possano mai capire (o rievocare) che tutto ciò che Dio ha fatto ha un principio e una fine." - Qoélet 1,9-10; 3,11.
Considerare gli eventi umani e cosmici un circolo chiuso, in ogni modo, è un altra trappola dalla quale bisogna ben guardarsi. Ancora una volta riecheggiano con un nuovo significato le famose parole di Albert Einstein: "Dio non gioca a dadi con l universo"!
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Dal testo scritto all'ass. "Il C." di Cosenza Sersale, 05 Dicembre 02

"...Conforme ha quanto ha scritto di me l'Architetto Andrea Garofalo di Mesoraca (Crotone) è mia intenzione, ["a differenza di tanti artisti che semplicemente si limitano a produrre manufatti, anche se pur di pregiata fattura e indiscussa bellezza"], esternare verbalmente e non solo mediante le immagini, il mio sentire  la realtà che circonda tutti. Viviamo in un epoca in cui la produzione di stimoli visivi è enorme, di conseguenza essendo eccessiva, finisce che il paesaggio, la natura morta, l arte di genere figurativa o astratta, se non è accompagnata da opportuni contenuti, perde la sua forza espressiva, esaurisce nel grande web della produzione globale, la motivazione per la quale è stata concepita.
Da circa una ventina di anni, sono apparsi nel gergo artistico, termini nuovi, (accumulazione, assemblage, installazione) che hanno lo scopo di definire il singolare modo di concepire l artista e la sua produzione, la quale non è solo composta da pittura e scultura, (da cose oggettive) ma anche da puro pensiero da schietta ricerca scientifica o concetti filosofici che sono resi materiali, tangibili, collocando l oggetto simbolo dell idea, nell ambiente o nello spazio della mostra che, a sua volta questa condiziona e interagisce non solo con il manufatto ma anche con l artista e il pubblico e il modo di entrambi di atteggiarsi ad esso.
Con l orinatoio in porcellana capovolto di cento ottanta gradi comprato a un negozio di sanitari di New York, Marcel Duchamp precursore di queste avanguardie definì per la prima volta il concetto di ready-made , vale a dire già fatto, pronto all uso. Duchamp rivoluzionò il concetto tradizionale di Arte: egli affermò che non era importante che l opera fosse realizzata da un artista, non era la bravura dell artefice che l avrebbe resa tale, ma era il modo in cui il maestro o il pubblico l avrebbero considerata, di conseguenza, da allora in poi, non era più contemplata ed esaltata l azione creativa, ma la scelta che si accollava all azione, l uso che se ne avrebbe fatto dell oggetto, il posto in cui era collocato e l attributo che le veniva ascritto.
La storia dell arte del secolo scorso appare come una rottura concatenata con la tradizione, ne sono un esempio i monocromi di Phil Sims e di Ford Beckman nelle cui tele - dipinte una per una con un unica tinta, uniforme, senza variazione di sorta - l aggressivo tono del colore interagisce in modo autonomo con lo spazio che lo circonda, liberando il quadro da ogni forma di emozione e illusione pittorica. L osservatore trae da queste opere un senso di vuoto, di estatica e intensa vacuità che è contemporaneamente, vana, frivola e inutile, riflesso preciso del nostro mondo, della quotidianità in continua trasformazione. Tutto è cambiato e continua freneticamente a cambiare, sono le scoperte scientifiche e le nuove invenzioni che apportano nuova linfa al modo di osservare e concepire la realtà che ci circonda, di conseguenza l arte fruisce di questi contenuti semantici ed esprime attraverso un diverso assemblage  di simboli, di immagini, di concetti filosofici, la vita e i suoi valori.
L'Architetto Andrea Garofalo commentando le mie idee innovative (per hinterland) riguardo al fare "arte" ha scritto: ["L'Artista, in modo del tutto originale, improvvisa la sua personale, essa diventa in quel preciso istante, atto creativo, opera d'arte e si disfà da essa, cancellandola, al termine della mostra"]. Della personale non resta nient altro che le foto, gli eventuali filmati, articoli di giornale e recensioni varie, venduti al collezionista sotto forma di licenza  per la riproduzione dell opera (la mostra) esposta al pubblico.
["La performance di Sersalensis - scrive Garofalo - non è necessariamente fatta da quadri o da sculture, ma di oggetti d'uso quotidiano, anche da pezzi che possono essere presi e scambiati tra loro, permettendo così al pubblico di interagire e "navigare" in essi, gli oggetti possono essere predisposti in altezza, per formare una struttura verticale, o semplicemente distesi sul pavimento, fondendosi con esso per essere eventualmente calpestati, nasce così l'installazione, quel nuovo modo di definire quel genere di scultura, composta da una sola o da molteplici strutture poliedriche, ma anche da un unico o più dipinti posti in uno spazio. In questo contesto, nasce la sua nuova produzione artistica, fatta ancora da manufatti, ma collocati in un ottica differente, inusuale, in modo da permettere allo spazio e al pubblico di interagire con essa, le Opere non verranno più collocate necessariamente su cavalletti, piedistalli o appese al muro, (anzi in base ai bisogni comunicativi, essi potranno diventare parte integrante dell'opera) ma saranno disposte in modo da formare strutture uniche, esse dovranno comunicare al pubblico novità, idee, concetti, studi, nozioni di matematica, quesiti filosofici e scientifici in altre parole, tutto ciò che il fertile intelletto di un Artista in precisi istanti di vita genera, emana"].
Ho intenzione, di organizzare dal 2003 in poi, un calendario di mostre personali  itineranti in diversi comuni della nostra regione. Nel programma desidero includere possibilmente, anche il vostro comune, quindi, se è di vostro gradimento (e certamente penso che lo sarà) che io tenga una personale da voi, è necessario che mi metta in contatto con un vostro responsabile allo scopo di comunicare e prendere precisi accordi per organizzare la mostra d arte.
Nella certezza che valuterete la mia proposta, resto in attesa di una vostra cortese e possibilmente tempestiva  risposta, intanto saluto tutta la vostra associazione con molta stima e cordialità."
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Testo tratto dalla lettera scritta dall'Artista al Sig. "P. B." di Milano

Personalmente credo, che combattere il degrado ambientale senza prima tentare di abbattere l'inquinamento "MENTALE", è una impresa lodevole, ma, purtroppo inutile, destinata al fallimento, come d'altronde è stato per le altre altrettanto valide e numerose "arche di Noè" incentrate su questo tema.
Nelle antiche civiltà druide, anglosassone, da una parte e ittite, cananee, dall'altra (se non erro) i boschi e di conseguenza la "terra" era sacra, presso quelle popolazioni esisteva un forte senso di rispetto verso la natura, fu con la cultura romana (prima) giudaica-cristiana (dopo) e del sionismo-massonico-americano (attualmente) che incominciò un lento e progressivo degrado ambientale, come conseguenza del plagio psicologico alla quale il popolo fu sottoposto, dovuto al profitto pecuniario selvaggio.
I due articoli che vi ho spedito accennano a questo raccapricciante argomento affrontato da me e da quasi nessun'altra persona con notevole, ripeto NOTEVOLE coraggio.

Sersale, 14 agosto 2003
Distinti Saluti
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Testo tratto dalla lettera scritta dall'artista al Pugliese, Sig. "G. S."

"...Tutti conosciamo la crisi di vocazione e di adepti nella quale versa il mondo cattolico occidentale, alimentata dalla difficoltà della Chiesa di Roma di adeguare i propri dogmi alle mutate abitudini e credenze della società moderna, così mentre la Confessione Ortodossa Orientale sta conoscendo una seconda giovinezza, in quanto esprime il sentimento d identità nazionale dei nuovi stati sorti dopo il crollo delle dittature comuniste, la chiesa cattolica romana, invece deve fare i conti con le nuove confessioni religiose che si accaniscono nei propri territori. L ingenuità degli uni, e l astuzia degli altri, comunque, fanno leva su una profonda aspirazione umana innata nell uomo: il desiderio dell immortalità, lo dice anche il sacro Libro e molti nell estremo tentativo di superare la transitorietà, la caducità della vita umana sono incappati come insetti nella tela  tessuta dalla Vedova Nera , non si sono accorti che sotto le spoglie di un semplice e inanimato ramoscello stava celata, perfettamente mimetizzata in mezzo a tanti altri innocui cespugli l infida Mantide Religiosa . Purtroppo, la verità per quanto dura da accettare, dimostra, che tutto ciò che nasce è destinato a perire (lo rivela la scienza), l uomo come struttura organizzata di cellule è una macchina che dura per un pó e poi perisce, l unica cosa che c è di eterno nell uomo sono i geni che si trasmettono eternamente da una generazione all altra mediante la riproduzione.
Lo studio delle civiltà antiche rivela che l uomo sin dai primordi nel tentativo di afferrare la tanto sospirata eternità si è aggrappato  alle credenze religiose, lo prova ad esempio la cultura egizia con le piramidi e le sue mummie, ma tutte queste grandi costruzioni (le piramidi, le necropoli, i dorati sarcofagi, la tecnica dell imbalsamazione e della mummificazione) non sono serviti allo scopo, anzi hanno svelato una Verità  opposta, diversa, che forse il faraone antico neanche immaginava: costruendo le piramidi, costruendo bellissimi sarcofagi e maschere d oro, scolpendo la pietra e decorando le pareti con immagini e i geroglifici essi hanno fatto ARTE  ed è la stessa arte che ha assicurato l immortalità e l eternità, non alla loro vita, che è da tempo perita, ma al loro NOME. Noi periamo, ma la nostra arte, le nostre opere, il nostro ingegno, il nostro lavoro dura in eterno e tutto questo diventa storia, religione e verità. Molti personaggi del passato (dal nobile al plebeo) noi li conosciamo mediante le grandi opere d arte; l arte li ha immortalati nell eternità. Caro G. S., questo è il mistero svelato  e la  verità delle verità . Tutto il resto è fantasia, irrealtà, pensiero non dimostrato.
Ti sei mai chiesto perché tutte le forme di espressione artistica erano vietate (anche se non è esplicitamente dichiarato) presso il popolo di Dio? Come mai Salomone il Re dovette incaricare dei stranieri per ciò che riguardava l aspetto decorativo del tempio? Perché le popolazioni antiche dall Asia alle Americhe ci hanno tramandato un grande patrimonio in opere d Arte e gli ebrei solo il Testo masoretico ?
La risposta è semplice, schietta e chiara, l arte con la A  maiuscola, per gli artisti di ogni epoca, ad ogni latitudine e longitudine del globo ha avuto l identico significato, vale a dire: CREARE L ETERNO . Quando l estro si trasforma in un Opera, un disegno, un ritratto, un qualcosa di sublime, bello, venerabile, ogni artista ripercorre le tappe dell  ELOHIM , il Dio Creatore della Bibbia. Il primo capitolo della Genesi si potrebbe riassumere in queste poche e sintetiche parole:
In principio c erano le tenebre; il Mondo era un abisso vuoto e senza forma, poi per intervento Divino le cose s illuminarono, si riempirono, presero forma .
Un eco di queste parole, che sembrano quasi un commento alla Genesi, si ritrova nel Rig. Veda X°-1) che dice:
Egli l Unico & fuori di Lui nient altro esisteva, c era la Tenebra & il tutto non era che massa confusa d acqua. Tutto allora era vuoto e senza forma, e per la potenza del suo ardore che nacque il tutto .
E ancora, il poema babilonese della creazione chiamato con le parole con le quali inizia e cioè: Enuma Elish  (Quando in Alto) composto agli inizi del 2° millennio a. C., narra la battaglia tra il caos  personificato nella dea Tiamat, regina dell abisso o acque primordiali e l ordine cosmico incarnato nel dio Marduk. Il poema si chiude con il trionfo di Marduk su Tiamat, cioè, con il trionfo del cosmo  sul caos , Marduk spacca in due il corpo di Tiamat e forma il cielo e la terra. Così comincia l opera creatrice di Marduk: la quale, si noti, è creatrice nel senso di ordinatrice, determinatrice  del passaggio dal caos al cosmo , dal disordine all ordine.
Alla stessa maniera del Dio Creatore, davanti all artista non esiste altro che uno spazio vuoto da riempire, (nel caso del modellato  o di una installazione ), oppure una superficie piena e senza forma rappresentata, nella scultura, da un blocco di marmo o d altro materiale, e ancora, da un ambiente bidimensionale, rappresentato dalla tela o dal striscia di carta, che per usare l espressione biblica è TOHU WA BOHU , vale a dire vuoto, informe, caotico , in essa l artista crea l immagine dell habitat tridimensionale fatto di forme, luci e colori;

- poi si ferma, si allontana, osserva e dichiara: È molto bello!  - (Genesi 1, 31).

Il valore di entrambi le dichiarazioni sopra menzionate, comuni a quasi tutte le religioni, del passaggio creativo dal caos al cosmo, rispecchia un aspetto che è alla base della formazione di tutta l umanità nel corso della storia, ne sono un esempio le istoriazioni rupestri o arte camuna  incisa su rocce di calcare dal paleolitico ad oggi, infatti, esse costituiscono una serie di documenti storici tra i più straordinari che l uomo d oggi abbia a disposizione, sulle fasi formative della società umana: l umanità crescendo nella conoscenza delle leggi e delle regole che governano il nostro mondo, e per estensione l universo, è passata, per cosi dire, da una visione primitiva-pseudoscientifica, quindi caotica della realtà che ci circonda a una visione più avanzata e precisa.
Al bello della creazione Divina la Bibbia contrappone la bruttezza dell azione umana, analogamente nella storia dell arte si assiste a questo progressivo passaggio dal brutto (l informale) al bello (la forma) per poi ripiombare come è accaduto nel 900 nell  informale . La bella arte antica, trova morte e sepoltura nella cosiddetta Arte Informale , per questo motivo si è tanto parlato nella nostra epoca di morte dell arte e anche se vogliamo di morte di Dio . Il caos (illusorio) attuale, comunque non durerà molto già si intravedono i segni all orizzonte di una lenta e progressiva ripresa.
Ogni artista sa che nell arte è possibile ritrovare la religione, assaporare la vita eterna, infatti, essa diventa il mezzo che permette all uomo di ribellarsi e svincolarsi dall impotenza nei riguardi della morte e dall innata limitatezza della vita umana e aspirare alla perfezione.
Tutti questi concetti, presumibilmente erano chiari nella mente del redattore della sacra scrittura e di conseguenza ispirandosi ai nobili sentimenti dell uomo (probabilmente il vasaio che modella l argilla) artefice e creatore , invento Dio il grande Artefice creatore  del cielo e della terra. Per questi motivi, la legge di Dio raccomandava, non ti farai immagine scolpita , non per il fatto che l uomo si sarebbe poi prostrato a adorarla, ma per non permettere all uomo di scoprire la fonte dell universalità, per non assaporare l ebbrezza dell eternità e della divinità.
Un altro tassello che avvalora questa tesi è rappresentato dal simbolismo antico ed universale della croce, infatti, lungi dall essere considerata peculiarità esclusiva della cristianità, la si ritrova in forme diverse un pó dappertutto fin dalle epoche più remote, essa era considerata nel suo significato magico il simbolo del dio sole, fonte di luce e di vita che scaccia il caos primordiale rappresentato dalle tenebre; quindi in senso metafisico essa è simbolo della realizzazione dell uomo totale, uomo universale, infatti, essa rappresenta perfettamente il modo in cui viene raggiunta tale realizzazione, mediante la comunione perfetta della totalità degli stati dell essere, nell espansione integrale secondo i due sensi: dell ampiezza - rappresentato dall elemento della croce orizzontale - e della esaltazione - raffigurato dall elemento verticale della croce; ecco allora che ogni artista con la propria arte idealizza l immagine dell uomo universale, totale, (l unto, il messia) uomo che domina sulla natura, la studia, allarga le proprie conoscenze e possibilità - ampiezza - esalta se stesso verso il sublime, quasi sulla soglia del Divino - esaltazione - e concretizza tutto questo sulla tela, sulla roccia e nell argilla, opponendo ordine a disordine, bene al male, cosmo a caos.
In questa prospettiva, parecchio tempo fa mi è nata l idea di realizzare una serie di capolavori dal tema Ma l uomo è il più feroce , nei quali ho cercato il confronto tra la spietatezza umana con l indole naturale di alcune specie di animali cosi detti feroci in estinzione... . "
_______________________________

NOTE:
1) Rig. Veda X°: poema epico indiano databile tra il XIV° e il IX° secolo a. C.
Sersale, 04 Luglio 01
Vincenzo Borelli
ARTISTA
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Dalla lettera all'Onorevole Vittorio Sgarbi Sersale,
26 Gennaio 2003

Ill.mo Professore,
Le scrivo in merito alla telefonata fatta da me giovedì 23 Gennaio 03, nella quale chiedevo [...] . Mi spiego meglio: sono un Artista-pittore a tempo pieno, specializzato nel genere figurativo, ho una discreta clientela, fatta da meridionali sparsi per tutta l Italia, che va, via via aumentando, nata dall enorme pubblicità che tutti gli anni continuo a farmi, ma [...]
Attualmente lavoro alla creazione delle mie opere da solo, senza nessun aiuto, come invece succede nelle aziende dei grandi e famosi artisti; questo mi crea dei ritardi nella consegna delle opere, nell organizzazione delle mostre e in tante altre cose che non è necessario elencare, inoltre, bisogna aggiungere i [...] dipinti [...] in base al tempo richiesto per realizzarli, di conseguenza per far fronte a questi problemi ho [...] ma i risultati non sono stati niente affatto soddisfacenti. [...] È nata di conseguenza l esigenza [...] e per questi motivi mi sono rivolto a Lei. Prima che Lei [...], desidero comunque, [...] in modo da [...] di conseguenza.
Le allego a questa mia lettera parte del materiale che generalmente distribuisco in pubblico, a chi visita le mie esposizioni. Le immagini sui segnalibro sono opere mie, insieme con tutta questa documentazione ho accluso un questionario stampato su carta verde pisello, Le sarò riconoscente se me lo rispedisce compilato unito alla busta di risposta.
Nella certezza che valuterà la mia richiesta, resto in attesa di una sua cortese e possibilmente tempestiva  risposta, intanto La saluto con molta stima e cordialità.

L ARTISTA
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Massime & Pensieri
(queste o accompagnano alcune mie opere o sono state pubblicate su "Vista Acuta")

"La poesia è necessaria all'uomo. Chi non ama i versi ha uno spirito arido e pesante: i versi sono effettivamente la musica dell'anima".
Voltaire
"Non cominci dalla coda, chi vuol afferrar la testa chi vuol andar in su come uomo, deve lasciar andar lo strisciare".
E. M. Arndt

S io fossi pittore! Che ricca materia al mio pennello! L artista immerso nella idea deliziosa del bello addormenta e mitiga almeno tutte le altre passioni & 
Ugo Foscolo
 &L arte è tutto ciò che viene fatto bene.
E  ogni atto creativo impregnato dell assurdità e della bellezza data dalla nostra breve visita su questo pianeta .
David Byrne

Sì come nella penna e nell inchiostro è l alto e l basso e l mediocre stile, è né marmi l immagin ricca e vile secondo che l sa trar l ingegno nostro .
Michelangelo

E' una norma dei Grandi Maestri che nell'Arte si devono sempre riservare tutte le finezze 
B. M. Gracian

Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo .
Voltaire

Tutti moriamo incompresi: è il destino delle donne [degli artisti] e degli scrittori .
Balzac

Fare con facilità ciò che è difficile agli altri; ecco che cos'è l'ingegno; fare ciò che è impossibile alle persone di ingegno: ecco che cos'è il genio .
H. F. Amiel

E' la volontà, che fa l'uomo grande o piccolo .
F. Schiller

Un artista vero, se gli tagliano le dita, va avanti col pennello legato ai polsi .
C. Castellaneta

L'Arte è verità, e la verità è religione .
W. M. Thackeray

Che dolcezza, che felicità, quando una savia sposa è amata dal suo sposo sino all'estrema vecchiezza; quando lo sposo le rende tutta la tenerezza che ella gli prodiga; quando le liti non hanno mai diviso questa coppia modello 
Focilide di Mileto
Poeta Greco

Una felice vita familiare fra marito e moglie e i loro figli è il primo premio nella lotteria della nostra esistenza. Su essa si fonda lo stato, la morale, la pace, e all'ingrosso la nostra salute fisica e spirituale .
Detlev Von Liliencron
Poeta e scrittore Tedesco

Arte è tutto ciò che viene fatto bene. E' ogni atto creativo impregnato dell'assurdità e della bellezza data dalla nostra breve visita su questo pianeta .
David Byrne

L'autore dev'essere nella sua Opera d'Arte come Dio nell'universo, onnipresente e invisibile .
G. Flaubert

... L'opera d'arte indica all'umanità nuove vie e pensa all'avvenire... .
Adolf Loos

"Le Opere d'Arte, non sono nascite singole o solitarie, ma il risultato di molti anni di pensiero comune, del pensiero della gente tutta, di modo che, dietro alla singola voce vi è l'esperienza di una massa".
Virginia Woolf

"Il paesaggio può essere compreso e gustato dalle persone raffinate; e la raffinatezza si può soltanto avere dalla musica, dalla letteratura e dalla pittura".
Ruskin

"La prima virtù di un dipinto è essere una festa per gli occhi".

Delacroix:
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