Ogni Artista io penso,
dipinge i luoghi che gli sono più cari, dove vive, dove
trascorre gran parte della sua vita e questi luoghi diventeranno
un giorno anzi, lo stanno già diventando, senz'altro, noti,
luoghi storici; si dirà: qui visse, lavorò il tal
dei tali; tanta gente verrà da posti lontani, inconsueti,
per godere del fascino, dello splendore, per osservare, confrontare
la realtà con l'immagine illustrata nei dipinti, ammirera
e resterà incantata dalla tanta semplicità che questi
piccoli centri, queste piccole e strette stradine sapranno esternare,
(auspicando che i posteri non ne modifichino l'architettura) e
cercherà di cogliere i valori i significati che questi
territori hanno avuto per l'Artista che li ha immortalati nelle
sue tele. Chi è sensibile per le cose belle, le vedute
raffinate, gli Artisti, i paesisti e paesaggisti, vede attraverso
l'Opera d'Arte, oltre l'orizzonte, al di la del proprio naso,
coglie al volo i pregi, capisce immediatamente che questi piccoli
centri calabresi sono luoghi pittoreschi, angoli, scorci in cui
non c'è nulla di meglio che o fermarsi e restare a guardare
incantati da tanta bellezza, o se si è pittori e scultori,
se si ha il talento, l'estro nel sangue per l'Arte, allora dicevo
non c'è nulla di più eccellente che rimboccarsi
le maniche, allacciarsi un grembiule, prendere tela colori pennelli
e cavalletto e dipingere all'aperto, in una bella giornata di
sole, respirare l'aria frizzante del mattino di buon ora, udire
i rumori degli abitanti del posto che iniziano la propria giornata,
aprono le finestre, guardano incuriositi, scendono al bar, bevono
una tazzina di caffè, ecco, sentire al naso l'aroma caldo
del caffe, vedere arrivare qualcuno che gentilmente, te ne offre
una tazzina, questi diventano momenti, attimi di vita bellissimi,
indimenticabili, sembra quasi di aver capito tutto, si... ogni
cosa! Lo scorcio che ci si accinge a dipingere, prende d'improvviso
vita, si anima, si capisce immediatamente che il luogo non è
posto fantasma, disabitato, ma che c'è gente, uomini e
donne, giovani e anziani, bambini e lattanti, non è però,
quella vita caotica delle grandi città, nelle quali si
osservano grandi masse di persone che si spostano qua e di la,
chi va e chi viene, chi va di fretta, chi cammina a passo di lumaca,
automobili, autobus, l'irrespirabile puzza di fumo nero, di benzina
che escono dagli scarichi delle auto che intasa le narici e non
puoi fare a meno di respirare con la conseguenza di sentirti dopo,
un leggero ronzio alla testa, rumori insopportabili di motori,
clacson, non si può camminare tranquilli, perché
chi ti spinge chi ti urta, vai al bar e consumi con una certa
difficoltà in mezzo alla calca della gente, figuriamoci
se per puro caso ti venisse in mente di dipingere in questi posti,
senza dubbio non si troverebbe un angolo isolato in cui potersi
immergere nella pittura con tutta tranquillità.Cerva, piccolo
centro della pre-Sila Catanzarese, non è tutto questo;
è il luogo ideale per chi ama la vita tranquilla, lontano
dallo stress della vita moderna, per i pittori che dipingono all'aperto:
ci si può mettere con il cavalletto pure in mezzo alla
strada e non si viene disturbati se non di rado da qualche auto
di passaggio, ma, basta un gesto, un colpo di clacson e ci si
sposta, ed è tutto fatto con tanta disinvoltura, senza
suscitare atteggiamenti di ira o rimprovero nel conducente per
essersi andati a piazzare in posto poco opportuno. Le stradine
(viuzze) anche se strette e anguste trovano anche lo spazio (basta
gestirlo con ordine) per parcheggiare la propria autovettura sotto
la porta di casa. In un angolo infondo alla via interna alcune
persone (anziani) giocano a carte in piena pace senza disturbare
ne essere disturbati. Questa è Cerva, una cittadina immersa
nel mare della tranquillità, sembra che non ci sia nessuno,
ma è solo apparenza, la gente c'è, ma è occupata
nelle proprie faccende domestiche; la popolazione è distribuita
uniformemente senza eccessi di nessun tipo. Venite a vivere per
un po a Cerva, troverete tutta la pace di cui sentite il bisogno.
Cerva è un luogo dove convive (da come si può notare
nell'opera presentata) l'antico e il moderno, il passato e il
presente.