Parole & pensieri dell'Autore
Taccuino
Filosofia: Protagora
PROTAGORA
Questi è ritenuto il
rappresentante eminente del filone empirico-pragmatico della
sofistica.
Le sue opere fondamentali sono:
-
Le antilogie.
- La verità.
Le Antilogie.
Queste prendono in considerazione i discorsi doppi e più
precisamente lo sdoppiarsi dei discorsi, vale a dire il fatto
che del medesimo può essere detto il diverso. Tutto ciò
comporta che intorno ad una qualsiasi realtà può
essere fatta valere ora una tesi ora l'altra, a seconda delle
prospettive e delle circostanze.
Secondo Protagora il punto di vista che si assume ed il
tempo decidono della verità.
Secondo Protagora, di tutto ciò che è, si può
dire che è, al modo (o maniera) in cui se ne fa
esperienza.
La celebre formula di Protagora è questa:
«di tutte le cose misura è l'uomo»
La parola greca impiegata per cosa è «chrématon» (crhmatwn)
e proviene da «chréma» (crhma)
che significa "affare,
sostanza, denaro, evento, esperienza",
quindi, la formula di Protagora può essere ancor meglio tradotta:
«l'uomo è dominatore di tutte le
esperienze»
questo perché in sostanza, intorno ad una stessa
realtà si possono fare diversi discorsi, e quindi, dal modo in
cui ogni uomo fa esperienza con la realtà, ne dipenderà la verità,
di conseguenza, la verità delle cose coincide con il modo secondo
cui se ne fa esperienza, e perciò, con la capacità stessa di
manipolarle,
vero è dunque ciò che si manifesta all'uomo come esperienza
ed è disponibile al suo dominio.
L'intento del sofista non è quello di mostrare
l'impossibilità del vero, e quindi, di esaltare il falso, ma,
«la forma in cui si dispiega la
verità».
Secondo Protagora il modo di sperimentare le
cose si sviluppa a partire da come esse appaiono, ed esse consistono
unicamente nel loro apparire, che è poi la loro verità.
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